Moderna distribuzione
A proposito di regolamentazione delle aperture domenicali...
In merito a quanto emerso dalle dichiarazioni di esponenti politici e di Governo, sulla possibilità di regolamentare le aperture domenicali della Gdo, Centromarca, Associazione Italiana dell’Industria di Marca, sottolinea che:
- L’ipotesi in questione va contro i principi del libero mercato: ogni azienda deve poter decidere i suoi orari e giorni di apertura in funzione delle sue strategie commerciali.
- Soprattutto nel tempo presente, in cui le vendite on-line permettono di fare acquisti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, introdurre vincoli alle aperture distorce la concorrenza e mette i negozi fisici in una situazione di svantaggio.
- È antistorico vietare le aperture: queste scelte di retroguardia non favoriscono la crescita del Paese e sviliscono l’impegno delle imprese a favore della libertà di scelta dei cittadini.
- Viviamo una fase di stasi dei consumi ed è paradossale che si pensi a provvedimenti che frenano gli acquisti. 12 milioni di italiani sono acquirenti abituali nella Gdo di domenica; è un contributo positivo che vale circa l’1% dei consumi food e il 2% dei consumi non food. Tornare indietro equivale a cancellare un fatto che è stato accolto positivamente dai cittadini e che contribuisce in maniera sostanziale alla tenuta dell’economia.
- In gioco ci sono 40.000 posti di lavoro, in un contesto occupazionale complessivo già di per sé critico.
- Anche l’ipotesi di aperture selettive, con calendari decisi da enti locali (comuni, regioni…) è da guardare con preoccupazione: si verrebbero a creare tante “Italie” del commercio, tante regole diverse nella stessa nazione. Quale investitore entrerebbe in un contesto così caotico?
Nella pagina dedicata alla Rassegna stampa sono consultabili gli articoli che riportano le dichiarazioni di Centromarca relative al tema.