Secondo i più recenti dati diffusi da Iri, alla fine del primo bimestre dell’anno il montante a volume dei consumi Lcc nei canali moderni segna una crescita del +0,5%.
Non è un dato particolarmente brillante, ma considerando il contesto economico complessivo, contraddistinto da una crescita della tassazione locale (oltre 7 miliardi di euro in più richiesti alle famiglie nell’ultimo biennio) e da una crescita del costo dei settori non liberalizzati (utilities, banche, assicurazioni…) la tenuta delle quantità acquistate costituisce sicuramente un elemento positivo.
Il dato acquista maggior valore se consideriamo che in un clima deflattivo (Il largo consumo confezionato rivela una contrazione dei prezzi del -0,5%) cresce il valore del mix dei prodotti del carrello medio (+0,4%). In sostanza i consumatori stanno acquistando beni di maggiore valore (prodotti premium, grandi marche, specialità…) rispetto al 2015.
Tornando ai dati a volume, l’alimentare confezionato incrementa del +0,4%, ma a livello macrocategorie l’andamento è fortemente diversificato. Si passa dal +4,2% dell’ortofrutta a peso imposto al +2,5% dei prodotti freschi; dal +1,7% registrato dagli articoli per la cura della casa al -0,4% di quelli dedicati alla cura della persona.
L’ANDAMENTO DELLE VENDITE A VOLUME (in %)
Fonte: IRI. Ipermercati, supermercati, libero servizio-piccolo, drugstore. Volumi: valori a prezzi costanti. Febbraio 2016