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Centromarca - associazione italiana dell'industria di marca

Incontro pubblico

Il messaggio del Ministro dell’economia e delle finanze On.le Giancarlo Giorgetti in occasione dell'Assemblea annuale Centromarca


Vi ringrazio molto per l’invito a questo evento a cui, a causa di altri impegni istituzionali, non posso partecipare personalmente.

Tengo ad augurarvi buon lavoro e a rinnovarvi la mia profonda convinzione che il ruolo delle imprese da voi rappresentate sia centrale per la competitività del Paese, per la sua solidità dal punto di vista finanziario ma anche per la sua immagine internazionale. Per questo, il Governo intende sostenere con forza chi, come voi, si impegna, lavora e investe in Italia.

I dati continuano a evidenziare una notevole resilienza del nostro sistema produttivo, a partire dall’incoraggiante dato del Pil nel primo trimestre dell’anno le cui previsioni di crescita si collocano tra le più alte in Europa. Parte di questa spinta positiva deve attribuirsi alla crescita dell’export e agli investimenti interni ed internazionali.

Tuttavia, questo non deve farci dimenticare che l’Italia soffre ancora di una crescita di produttività limitata, che tende a limitare i guadagni di competitività conseguiti negli ultimi anni, soprattutto nel settore manifatturiero.

Allo stesso tempo le aspettative delle imprese manifatturiere sembrano mostrare un deterioramento in relazione a diversi aspetti della propria attività, conseguenze ultime dei passati rincari energetici e dell’aumento dei prezzi dei beni intermedi: questo impone misure mirate e strutturali per sostenere il clima di fiducia. Il quadro internazionale resta infatti complesso, sia per la persistenza dell’inflazione di fondo, nonostante il recente calo dei prezzi energetici internazionali, sia per i rischi di intensificazione delle tensioni geopolitiche.

In questo quadro, il Governo sta agendo su diversi fronti. Prima di tutto, rafforzando la capacità produttiva e di ricerca e innovazione in settori tecnologici chiave per migliorare il potenziare competitivo del sistema Paese. Va in questa direzione la

Siamo, allo stesso tempo, consapevoli dell’urgenza di interventi a tutela del potere d’acquisto dei lavoratori. A questo proposito un intervento chiave ha riguardato l’ulteriore taglio del cuneo fiscale – rispetto a quanto già previsto in legge di bilancio – per i dipendenti con redditi medio-bassi, al quale sono stati destinati ulteriori risorse (4 miliardi di euro).

Anche la riforma fiscale avviata con la legge delega introduce delle novità in termini di tassazione delle imprese nell’intento di migliorarne la patrimonializzazione e la crescita dimensionale, oltre che rendere più attrattivo il sistema produttivo. Un punto centrale riguarda la riforma dell’IVA, che verrà effettuata in base a criteri di semplificazione, di riordino della normativa in un Testo Unico e di razionalizzazione del numero e del valore delle aliquote.

Infine, va ricordato che negli ultimi 3 anni l’Italia, anche grazie al PNRR, sta investendo in modo strutturale e costante e ha raggiunto livelli già soddisfacenti nel rapporto tra spesa per investimenti e PIL. Al netto dei necessari assestamenti, il Governo è determinato a sfruttare l’enorme potenzialità del Piano per accrescere la competitività del Paese.

In un momento in cui, anche grazie alle risorse europee, siamo chiamati ad incrementare la dotazione di capitale del Paese, l’attenzione del Governo è anche rivolta verso una revisione efficace delle regole di bilancio che tenga conto proprio di preservare la spesa per investimenti assicurando una graduale e sostenibile riduzione del deficit. È questa una condizione imprescindibile per assicurare una maggiore spinta alla crescita e un più veloce declino del rapporto debito/PIL.

Confermando la disponibilità del Ministero dell’economia e delle finanze ad ogni interlocuzione che ci aiuti a sviluppare ulteriormente le vostre filiere, vi rinnovo i miei auguri di buon lavoro.

costituzione di Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy che consentirà al Ministero dell’Economia di investire, a condizioni di mercato, nel capitale di imprese nazionali ad alto potenziale o di imprese nazionali che possono generare importanti esternalità positive per il Paese. In secondo luogo, attraverso politiche mirate a valorizzare le produzioni italiane, anche di eccellenza, come quelle che costituiscono il punto di forza delle imprese che questa associazione rappresenta. Penso al disegno di legge sul Made in Italy o alla riforma degli incentivi alle

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