Tra il 2008 e il 2011 – secondo le elaborazioni dell’Osservatorio della Distribuzione redatto da Centromarca – la dotazione numerica dei punti di vendita della distribuzione moderna è continuata ad aumentare, per poi imboccare un percorso di contrazione che perdura dal 2012.Il fenomeno, tuttavia, ha dimensioni complessivamente limitate: dopo la riduzione del 3-4% sperimentata nel periodo in esame, il numero di pdv è ancora superiore a 27 mila.
L’analisi, perfezionata in collaborazione con Nielsen, sottolinea anche come la superficie di vendita sia cresciuta di oltre il 10%, superando così la soglia di 17 milioni di mq.
«Rispetto alla situazione dei Paesi europei nostri vicini», commenta Roberto Bucaneve, Direttore Studi e Ricerche di Centromarca «questi dati aggregati descrivono una rete con un numero di punti di vendita decisamente più ampia, ma con taglie dimensionali più piccole. Lo sviluppo delle superfici non è stato uniforme perché i principali gruppi distributivi hanno continuato ad investire importanti risorse nella riqualificazione dei negozi. Assegnazione di ruoli specifici ai diversi formati di vendita e specializzazione sono i tratti dominanti di questo percorso di riassetto: sono cresciuti in maniera importante i discount e gli specialisti casa persona, sono stati in decremento i punti di vendita di più piccola dimensione (inferiore ai 400 mq), spesso inadeguati a sostenere un percorso di riqualificazione dell’offerta coerente con le attuali preferenze dei consumatori».
Con questi indici strutturali, l’Osservatorio mette dunque in luce che «l’Italia continua a presentare un mercato retail piuttosto frammentato» osserva Bucaneve, «una diagnosi confermata anche con riferimento ai posizionamenti dei principali gruppi distributivi. In altre parole, il numero di gruppi commerciali/insegne e quello di clienti (centri di riordino/fatturazione/consegna) è stabilmente superiore a quello riscontrato negli altri Paesi europei».
L’Osservatorio rileva, infine, che la severità delle condizioni di mercato – la più lunga recessione dal secondo dopoguerra – ha prodotto una divaricazione tra gruppi distributivi in crescita e gruppi in sofferenza. «La polarizzazione» conclude Bucaneve «si manifesta in tutte le principali variabili della gestione caratteristica (sviluppo della quota di mercato; struttura ed efficacia dell’assortimento; quota delle marche commerciali; vendite a metro quadro; crescita delle superfici), dettagliate nello studio con riferimento alle singole insegne relativamente al periodo 2008-2016».
L’elaborazione completa è disponibile nell’area riservata agli associati Centromarca sul sito www.centromarca.it