Nel documento trasmesso a fine gennaio, si evidenzia che la grande maggioranza degli Stati membri ha introdotto misure di regolamentazione e sistemi pubblici di controllo del rispetto delle norme. E’ “uno sviluppo molto importante”, sottolinea la Commissione, che ribadisce la sua volontà di monitorare la situazione anche attraverso il dialogo con gli operatori, gli Stati membri e le altre parti interessate per garantire la promozione delle buone pratiche, lo sviluppo di piattaforme nazionali e, in particolare, il potenziamento della Supply chain initiative. Prima della fine del suo mandato, la Commissione riesaminerà il potenziale valore aggiunto dell’azione dell’UE nel contrastare le pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare, anche alla luce di nuovi sviluppi o della mancanza di progressi.