La ricerca realizzata da Episteme per Centromarca (una sintesi è consultabile su questo sito nell’area Osservatorio del Consumatore) offre all’industria alcuni spunti di riflessione.Il primo è sulla crescente eterogeneità delle famiglie. L’Italia non fa differenza rispetto al resto d’Europa. Non è un’isola, in cui i nuclei costituiti da padre, madre, figli, cane e auto di media cilindrata restano il format di riferimento assoluto. Al contrario la famiglia è sempre più un universo composito, che rivela comportamenti, consumi, stili di vita ed esigenze differenti da soddisfare. Inevitabilmente la domanda di beni e servizi diventa sempre più ampia, profonda e articolata. Intercettare i bisogni costituisce quindi una sfida più complessa rispetto al passato. Per affrontarla servono competenze, investimenti, innovazione, cultura della qualità, comunicazione. Strumenti che l’industria di marca possiede, ma che probabilmente vanno utilizzati in chiave più avanzata rispetto al passato.
Cosa significa? In sostanza – e questo è il secondo spunto di riflessione – che la le tipologie di prodotto, soprattutto per quanto riguarda le giovani generazioni saranno sempre più “guidate” dal consumatore. L’ascolto dei social media, delle comunità web, lo sviluppo di indagini on line su target definiti di consumatori saranno sempre più driver di delle scelte e per lo sviluppo dell’innovazione, che poi è il frutto della massima sinergia tra le diverse funzioni aziendali.
E qui arriviamo al terzo spunto: la sostenibilità. La crescente pressione del cittadino verso forme di consumo ambientalmente e socialmente compatibili sta orientando il mondo delle imprese, costringendole ad abbandonare un certo tipo di approccio, che in alcuni casi è stato superficiale o affrettato, per impegnarsi in attività di progettazione e comunicazione fondate in modo sostanziale sulla trasparenza, su precise assunzioni di responsabilità (anche pubbliche) e su obiettivi specifici e misurabili da raggiungere.
Chi saprà leggere al meglio la trasformazione e proporre le migliori soluzioni in termini di strategie, prodotti e servizi avrà sicuramente un posto tra le marche più importanti dei prossimi 50 anni.
Ivo Ferrario, Direttore Relazioni Esterne Centromarca