Secondo le rilevazioni di Istat, nel mese di marzo 2022 si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dell’1,0% su base mensile e del 6,5% su base annua (da +5,7% del mese precedente).
Alla chiusura del primo trimestre dell’anno, l’accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi al consumo si deve, come nei mesi precedenti, prevalentemente ai prezzi delle divisioni di spesa che includono i prodotti energetici, ossia Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (da +27,4% di febbraio a +28,3%) e Trasporti (da +9,0% a +11,0%). Accelerano, sebbene in misura minore, anche i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (da +4,8% a +5,8%), quelli dei Servizi ricettivi e di ristorazione (da +4,0% a +4,7%), quelli di Altri beni e servizi (da +0,6% a +1,2%) e quelli di Abbigliamento e calzature (da +0,8% a +1,3%), mentre rallentano i prezzi dei Ricreazione, spettacoli e cultura (da +1,3% a +0,5%).
INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC PER DIVISIONE DI SPESA
Fonte Istat – Marzo 2022, variazioni percentuali tendenziali (base 2015=100)
In termini di contributi, l’inflazione è quindi dovuta principalmente ai prezzi di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+2,992 punti percentuali) e, in misura minore, dei Trasporti (+1,503) e dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,080).