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Centromarca - associazione italiana dell'industria di marca

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Vittorio Cino nominato direttore generale di Centromarca e Ibc


I consigli direttivi di Centromarca, presieduto da Francesco Mutti, e Ibc, presieduto da Alessandro d’Este, hanno nominato Vittorio Cino direttore generale delle associazioni. Il manager, 54 anni, laureato a Firenze in relazioni internazionali, proviene da Federvini dove ha ricoperto per due anni la carica di direttore generale.

In precedenza ha trascorso sette anni a Milano, alla guida della direzione comunicazione e public affairs di Coca-Cola Italia – in questo periodo è stato per tre anni presidente di Assobibe e vice presidente di Federalimentare – prima di essere chiamato a Bruxelles in qualità di EU affairs director, mantenendo anche il ruolo di direttore government relations per l’Europa centrale e orientale.

Vittorio Cino è stato per cinque anni responsabile relazioni esterne del gruppo britannico BG (già British Gas) in Italia. Ha lavorato per società di consulenza e agenzie di comunicazione di rilievo nazionale e internazionale (FB Associati, Weber Shandwick) prima di assumere in Federvini la gestione delle attività di rappresentanza del mondo del vino e degli spirits in Italia e a Bruxelles.

Adjunct professor alla Luiss business school di Roma e docente in strategic communication allo IULM di Milano, Cino ha presieduto il Comitato public affairs dell’American chamber of commerce in Italia.

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A Centromarca, Associazione Italiana dell’Industria di Marca, fanno riferimento circa 200 tra le più importanti industrie operanti nel settore dei beni di largo consumo. Realtà italiane e multinazionali, alimentari e non alimentari, che complessivamente sviluppano un giro d’affari di 58 miliardi di euro, un valore aggiunto di 11 miliardi di euro e occupano direttamente quasi 100mila addetti.

Ibc, Associazione Industrie Beni di Consumo, riunisce aziende attive in Italia e all’estero nei settori alimentare, bevande, prodotti per la cura dell’ambiente domestico e della persona, tessile e abbigliamento, arredo, prodotti e accessori per la casa. 33mila imprese che generano un giro d’affari stimato in 100 miliardi di euro.

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